IL FLAMINIO - Sommario del n°5 - Maggio 1990
Rivista quadrimestrale di studi vittoriesi
Edita dalla Comunità Montana delle Prealpi Trevigianae

Giorgio ARNOSTI, Il Nume tutelare della "Stipe" di Villa di Villa. Oggetto della importante scoperta del Gruppo Archeologico del Cenedese (1976-78), la ',stipe " paleoveneta di Villa di Villa è stata materia di numerosi studi e saggi. Vengono qui formulate ipotesi di identificazione della divinità alla quale la "stipe "è dedicata.
(Il Flaminio, 5, 1990, p. 3).

Aldo TOFFOLI, Un altro Da Ponte. Una figura, quella di Girolamo Da Ponte, rimasta sempre nel cono d'ombra del suo più celebre fratello Lorenzo. Il saggio ne ricostruisce la vicenda esistenziale, tratteggiando gli elementi fondamentali della sua personalità umana e artistica.
(Il Flaminio, 5, 1990, p. 17).

Pier Francesco COMIS, Le acque mineralizzate vittoriesi. Si fa il punto sullo stato delle ricerche relative alle acque minerali di Vittorio Veneto. Un tema dalla vastissima letteratura ratura, nella quale molti si sono esercitati, ad alimentare attese e utopie. Oggi, finalmente, siamo di fronte a dati chiari e concreti, acquisiti con metodi di avanguardia.
(Il Flaminio, 5, 1990, p. 27).

Giorgio FOSSALUZZA, Per l'identificazione di un frescante locale di metà Quattrocento: Giovanni Antonio da Meschio. Si confermano a Giovanni Antonio da Meschio gli affreschi staccati dal distrutto oratorio di San Pietro a Ceneda, ora al Museo del Cendese Allo stesso vengono attribuiti gli affreschi recentemente rinvenuti nel corso del restauro dell'oratorio di San Michele di Salsa e la "Madonna dei Battuti attigua all'oratorio di San Lorenzo a Serravalle. Una dipendenza stilistica analoga a quella di Giovanni Antonio da Meschio (dal frescante attivo in San Lorenzo a Serravalle) viene proposta per gli affreschi della Parrocchiale di San Giorgio di Rugolo e per quelli del Santuario di Santa Augusta.
(Il Flaminio, 5, 199Q p. 39).

Oscar DE ZORZI, L'anno d'invasione a Fregona (7 novembre 1917 - 29 ottobre 1918). Sulla base della testimonianza scritta del Parroco don Giovanni Toja e di numerosi riscontri d'archivio, si ricostruiscono le vicende di Fregona dell'anno dell'invasione.
(Il Flaminio, 5, 1990, p. 63).

Giampaolo ZAGONEL, Le prime edizioni delle "Ode" di Guido Casoni. La ricomparsa, in una libreria antiquaria, dell'edizione 1601 delle Ode del Casoni, finora introvabile, consente, attraverso un'analisi comparativa con l'edizione 1602 esistente presso la Marciana, di ipotizzare, per le prime edizioni delle liriche del poeta serravallese, una sequenza temporale diversa rispetto a quella fin qui accreditata dagli studiosi.
(Il Flaminio, 5, 1990, p. 87).

Antonio DELLA LIBERA, Attività sismica nelle Prealpi nord orientali. Situato in un'area sismicamente piuttosto attiva, il vittoriese è stato interessato nel corso dei secoli da numerosi terremoti. Tra i più recenti, particolarmente rovinosi quelli del 1873 e del 1936. In conclusione si avanza l'ipotesi che l'ultimo ciclo sismico si sia esaurito nel 1976 e che i prossimi siano anni di relativa calma sismica.
(Il Flaminio, 5, 1990, p. 95).

Gabriella GENTILI VERONA, Il lascito culturale di un musicista cenedese. Viene rievocata la figura di Alberto Gentili (Vittorio 1873 - Torino 1954), compositore e musicologo di eccezionale valore, al quale si deve la riscoperta di gran parte dei concerti, dell'opera sacra e dell'opera teatrale di Vivaldi, monche della "Forza d'Amor Paterno", capolavoro di Alessandro Stradella.
(Il Flaminio, 5, 1990, p. 105).

Ido DA ROS, L'industria vittoriese dal 1866 alla fine dell'800. Partendo dai dati del censimento industriale del 1876, si traccia un profilo dell'industria vittoriese alla fine del sec. XIX, con particolare riferimento ai settori principali: serico, cartario, laniero, produzione di calci idrauliche. Osservazioni conclusive su prospettive e limiti, che sembrano riproporsi a distanza dì un secolo.
(Il Flaminio, 5, 1990, p. 115).

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