Tratto dalla Rivista quadrimestrale di studi vittoriesi - IL FLAMINIO n°5 - 1990 - Edita dalla Comunità Montana delle Prealpi Trevigiane


Rassegna Bibliografica

BIBLIOGRAFIA DAPONTIANA (1988- 89)

Gli ultimi due anni (1988-89) hanno visto una fioritura davvero rimarchevole di pubblicazioni su Lorenzo Da Ponte, molte delle quali edite fuori dell'ambito vittoriese, sul quale potrebbe gravare un legittimo sospetto d'interesse "patrio", per così dire, essendo il librettista di Mozart una delle firme di notorietà internazionale della terra di Ceneda. La contingenza non ha mancato di stupire i vittoriesi, che avevano scelto la pubblicazione dell'opera di Sheila Hodges, una tranquilla signora inglese, come cavallo di Troia per ridestare in Italia un certo interesse intorno al nostro discusso
abate. La biografia di 5. HODGES, Lorenzo Da Ponte, the life and Times of Mozart's Librettist. London, Grafton Books, 1985 non è purtroppo ancora stata edita nella traduzione italiana di Luigi Bolzan, da Colle Umberto, curata da Carmelo Sorge, ma resta ancora la prima e la più documentata, per cui è fin troppo ovvio auspicarne l'uscita quanto più tempestiva in Italia.
Rapido e ben lanciato, con articoli sui maggiori quotidiani e riviste italiane, è uscito invece il libro di EDUARDO RESCIGNO, Da Ponte poeta e libertino tra Mozart e il Nuovo Mondo. Milano' Bompiani, 1989. Ma, guarda caso, quasi tutte le recensioni relativa parlavano di Da Ponte, intingendo il calamo nei soliti luoghi comuni, e del libro dicevano di sfuggita, quasi contro voglia. E evidente che l'intento dell'A. di scegliersi come referente per la sua biografia romanzata un certo pubblico borghese da palchi centrali ben disposto verso una telenovela colta, non piace non solo a noi, ma nemmeno agli stessi estensori delle recensioni. Al libro di GIOVANNI SCARABELLO, Processo a Da Ponte. Venezia, Centro Internazionale della Grafica, 1989, forse ha nuociuto il tema ghiottamente "grassoccio", o forse l'apparato iconografico, tutto volto al settecentesco erotico:

certo che bene ha fatto Tinto Brass nella postfazione a sottolinearvi come degno di nota, come linea di lettura, il ruolo della "sensuale Anzoletta, la sua voglia d'amore". Tinto Brass, che di queste cose se ne intende, sottolinea lo scopo del libro! Certo che Il Centro Internazionale della Grafica non ci fa nemmeno una bella figura con le illustrazioni, stampate spesso specularmente a rovescio, sì da rappresentare gli strumentisti suonare ed altri scrivere, tutti obbligatoriamente con la mano sinistra (!), come ha acutamente segnalato Luigi Balbinot sul "Quindicinale". Proprio in questa primavera doveva uscire il libro di ALERAMO (PAOLO) LANAPOPPI, Un certo Da Ponte. Torino, Ulisse edizioni: una nuova biografia che l'A. aveva annunciato nel Convegno svoltosi a Vittorio Veneto 23-26 febbraio 1989 come innovativa, ma che ancora non s'è vista. Merita invece attenzione il volume curato da Marina Maymone Siniscalchi e Franco Carlo Ricci: LORENZO DA PONTE, Estratto dalla Vita, con la storia di diversi drammi da Lui scritti e tra gli altri il Figaro, il Don Giovanni e la Scola degli Amanti, musica di Mozart. Napoli-Roma, Edizioni Scientifiche Italiane, 1989. Il titolo originale dell'opera è: An Extract from the life of Lorenzo Da Pon
te with the history of several dramas written by him... dato alle stampe dallo stesso Da Ponte a New York nel 1819 e mai più ripubblicato. Curatrice e traduttrice è Marina Maymore Siniscaichi, che prosegue così assai meritoriamente la sua battaglia per la valorizzazione del poeta cenedese cominciata con l'organizzazione dell'ormai famoso Convegno tenutosi a New York nel marzo 1988, in occasione del 1500 anniversario dalla morte di Da Ponte. Ella scrive: "Come dice Da Ponte nell'Estratto, attraverso la "porta" dei suoi versi èpassata la musica mozartiana:
sarà dunque possibile comprenderne l'intensa drammaticità e l"intrinseca bellezza" grazie al riconoscimento di un vincolo indissolubile tra libretto e partitura nell'affinità di valori stilistici e semantici". Quest'analisi èmotivata dalle appendici poetiche all'Estratto cresciute intorno all'idea dapontiana della difesa del valore intrinseco della sua opera poetica. Il versante biografico è completato dalla pubblicazione, tutta vittoriese, delle Lettere di Lorenzo Da Ponte a Giacomo Casanova 1791-1795. A cura di Giampaolo Zagonel. Prefazione di Aldo Toffoli. Vittorio Veneto, Dario De Bastiani editore, 1988. Si tratta di quattordici lettere, già rese note da Pompeo Molmenti

settant'an ni fa, opportunamente curate ed annotate dai due conterranei che si sono resi ben conto dell'ingiustizia, della "sfortuna critica" costantemente subita da Da Ponte schiacciato, a torto, dalla figura e dal cliché casanoviano che ha ancora necessità di essere combattuto. E la definizione di "abate libertino e avventuriero", ricaduta su Da Ponte - scrive il prefatore - come conseguenza delle posizioni su descritte (di critici superficiali o poco informati), va considerata non più che espressione di una particolare momento della "fortuna" critica di Da Ponte e della sua opera". Resta da dire che a questa posizione si sono ispirati molti studiosi del convegno dapontiano vittoriese per ricostruire la vicenda critica del poeta cenedese. A questo sforzo di rideterminazione si ispirano anche: LORENZO DA PONTE, Saggi poetici. ristampa anastatica dell'edizione di Vienna del 1788. Introduzione di Aldo Toffoli. Treviso, Tip. Zoppelli, 1988, voll. 2, pubblicata dal Leo Club di Conegliano; e MARINA MAYMONE SINISCALCHI, L'Ape Musicale di Lorenzo Da Ponte. Roma. Il Ventaglio, 1988. Sono due pubblicazioni che puntano ad imporre all'attenzione della critica e degli storici il versante letterario dell'opera dapontiana perchè su di esso si esercitino

moderni giudizi, dopo specifici studi, in grado di situare obiettivamente, senza i passati condizionamenti, la vicenda artistica di questo intellettuale errante.
Allo stesso scopo punta dichiaratamente anche la collana "Dapontiana" che il Comune, attraverso l'apposita sezione della biblioteca civica, ha inaugurato pubblicando quello che punta ad essere il primo di una lunga serie: L. DA PONTE, Il ricco d'un giorno. Introduzione di Daniela Goldin. Vittorio Veneto, Città di Vittorio Veneto, 1989. Ristampa anastatica dell'edizione (bilingue) di Vienna del 1784 pubblicata da Joseph Edien von Kurzbeck. Assieme a questo che è il primo libretto dapontiano hanno visto la luce due bei programmi di sala, ricchi di testi dapontiani e di contributi di vari studiosi. Per la messa in scena presso il Gran Teatro La Fenice ed il Tetro C. Goldoni di Venezia: L'Ape musicale. Azione tetrale di Lorenzo Da Ponte. Musiche tratte dalle opere di famosi
Maestri: G. Rossini, W.A. Mozart, A. Salieri, D. Cimarosa, N. Zingarelli, con riscritture musicali e recitativi di Giovanni Piazza. Venezia, La Fenice, 1989. Al volume hanno collaborato: Giovanni Carli Ballola, Mario Chiari, Maria Teresa Muraro, Giovanni Piazza, Franco Carlo Ricci. Dall'opera è stato tratto anche un video. Ambedue curati dall'infaticabile Marina Maymone Siniscaichi.

Il programma della 46° Settimana Musicale Senese. 19-25 Agosto 1989. Siena, Fondazione Accademia Musicale Chigiana, 1989, reca invece interessanti saggi su Axur, Re d'Ormus messa in scena nella settimana con discreto successo ed altrettanto coraggio, visto che si trattava della prima realizzazione scenica moderna.
Ma il 1989 è stato un anno di grande fortuna per il duo Mozart-Da Ponte e molte sono state le rappresentazioni delle tre opere famose, tutte seguite da folto stuolo di saggi ed articoli: Le nozze di Figaro (regia: G. Strehler), Così fan tutte, Don Giovanni (regia: G. Strehler), dirette da Riccardo Muti alla Scala; Don Giovanni al Regio di Parma; Le nozze di Figaro nei circuiti dell'Emilia; Così fan tutte al Filarmonico di Verona; ancora Le nozze di Figaro al Regio di Torino e all'Opera di Roma; proprio in questi giorni il Don Giovanni di Zeffirelli trionfa a New York.
Fra tutti i saggi qui si possono ricordare: Ode to a man with no name. Lorenzo Da Ponte at the center of the Mozartian universe, pubblicato da Paolo Spedicato sulla rivista internazionale "ViceVersa", n. 25, dicembre
1988; di Daniela Goldin, L'eccezione e la regola: Da Ponte e il libretto di "Così fan tutte" in D. GOLDIN, Temi e parole per musica. Padova, Centrostampa Palazzo Maldura, p. 7.
Spedicato, lettore d'Italiano e associato di Scienze Umane al Brooklin College, è vittoriese d'adozione e Daniela Goldin aveva già pubblicato interessanti saggi dapontiani (D. GOLDIN, La vera Fenice. Librettisti e libretti tra Sette e Ottocento. Torino' Einaudi, 1985) prima di essere relatrice e membro del Comitato scientifico del recente convegno dapontiano di Vittorio Veneto.

Vittorino Pianca

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