Tratto dalla Rivista quadrimestrale di studi vittoriesi - IL FLAMINIO n°8 - 1995 - Edita dalla Comunità Montana delle Prealpi Trevigiane

Rassegna Bibliografica

MARIANO LIO, Un saluto da Segusino, Grafiche Antiga, Cornuda, 1994, pp. 128.

Mariano Lio è un collezionista del tutto particolare. Ama viaggiare fra le bancarelle, ormai di moda, delle cose di altri tempi alla caccia delle vecchie cartoline del suo paese. Per racimolare un discreto patrimonio di immagini ci ha impiegato anni, con la pazienza dei un certosino, senza mai perdere la speranza di fare una scoperta nuova. Segusino non è un grosso comune e per questo i fotografi di cento anni fa non hanno trovato modo di sbizzarrirsi, dunque una cartolina diventa preziosa, perchè si trasforma in documento di vita, di forme, di paesaggio, di strutture che oggi sono scomparse.
Solitamente il collezionista di cartoline è una persona gelosa del suo malloppo. Reticente a mostrare, impossibile a concedere copia, drammatico prestare, nonostante le massime garanzie. E sono in tanti nel valdobbiadenese.
Ma Lio non è di questo carattere, tanto che ha voluto stampare, diventando lui stesso editore, un libro agilissimo e ricco di una schedatura per ogni foto a livello bibliografico scientifico, coadiuvato da Giuseppina Benassati della Soprintendenza per i Beni librai e documentari della Regione Emilia-Romagna.
Insomma ha dato effettivamente l'immagine della comunità segusinese, spaziando dal nucleo urbano, alla montagna, al Piave. Un tracciato di storia in un borgo oggi irriconoscibile nel quale l'immagine dell'occhiale ha avuto il sopravvento.

Giancarlo Follador


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