Tratto dalla Rivista quadrimestrale di studi vittoriesi - IL FLAMINIO n°7 - 1994 - Edita dalla Comunità Montana delle Prealpi Trevigiane

Ivo LORENZON

LA MOSTRA INTERNAZIONALE
D'ILLUSTRAZIONE PER L'INFANZIA DI SARMEDE

Fra le iniziative di rilevante interesse culturale ed artistico attuate nella Provincia di Treviso ve n'è una che ha sede nel Comune di Sarmede, si tratta della Mostra Internazionale d'Illustrazione per l'Infanzia.
Giunta alla undicesima edizione, l'esposizione vanta un curriculum davvero invidiabile.
È una mostra di illustrazioni originali tratte da libri di fiabe per l'infanzia realizzate dai più famosi illustratori di tutto il mondo ed è organizzata dal Comune di Sarmede e dalla Provincia di Treviso, coadiuvati da un gruppo di volontari che, con la direzione di Leo Pizzol, operano con tenacia da anni affinchè la mostra riesca.
La manifestazione è sostenuta inoltre dalla Cassamarca e dalla prestigiosa azienda Stefanel S.p.A. che ne condivide le finalità e la filosofia.
I principali quotidiani italiani e le più importanti testate radiotelevisive ne hanno parlato in termini lusinghieri additandola quale modello di attività, diretta sia all'infanzia sia agli adulti, a ciascuno in modo diverso ma egualmente efficace e mirato.
Oltre ad essere stata presentata in varie città italiane e straniere, la Mostra è stata ospitata ad Aix en Provence, al Centre Pompidou di Parigi, al Cankariev Dom di Lubiana e dopo l'annuale appuntamento primaverile dalla Casa dei Carraresi di Treviso, a Lisbona in marzo, Lugano in maggio, e sarà a Siviglia nell'ottobre 1994.
L'iniziativa include diverse attività collaterali che ampliano il panorama artistico-culturale che le è proprio.


IVO LORENZON. È tra gli ideatori e gli organizzatori della Mostra Internazionale d'Illustrazione per l'Infanzia.

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Oltre alle opere (circa 200) di 44 illustratori di 22 nazioni di tutto il mondo, è stata preparata una sezione didattica in cui viene spiegato alle scolaresche che la visitano - circa 26.000 persone solo in Sarmede, in occasione della I P edizione - come nasce l'illustrazione ed i segreti per la realizzazione di un libro: dalla progettazione allo story-board, al libro finito. Una via per avvicinare in modo semplice e pedagogico il bambino, ma molto spesso anche l'adulto, al libro di immagini.
La sezione didattica viene curata ogni anno da un importante illustratore:
l'ultima edizione è stata curata da Nicoletta Costa di Trieste, ed i ragazzi sono stati guidati da Massimo Mostacchi, persona esperta e preparata quale animatore delle visite.
Il 28novembre e il 5 dicembre 1993, è stato presentato il teatro in piazza per i piccoli, il microteatro.
Davanti al Palazzo Municipale di Sarmede e nella piazza vicina, in una atmosfera da "paese dei balocchi", vari artisti di strada provenienti da Firenze, Milano, Udine ed altre città ancora, hanno dato vita a tantissimi spettacoli, chi con marionette e burattini, chi con uomini mangiafuoco, chi con funamboli ed acrobati e varie altre figure dell'immaginario fantastico collettivo che hanno divertito ed affascinato bambini e genitori. E stato possibile scaldarsi al fuoco della caldarroste e del vino caldo, assaggiare i dolci fatti in casa dalle donne di Sarmede, il mandorlato e lo zucchero filato.
Sul filo conduttore dei corsi estivi di perfezionamento per giovani artisti (sulle tecniche dell'illustrazione per l'infanzia), sono stati organizzati dei laboratori per insegnanti sull'educazione all'immagine e sul teatro per bambini, che hanno riscosso notevole plauso.
L' Amministratore comunale sta realizzando una sede più appropriata per la Mostra, dove sarà possibile consultare una vasta biblioteca per l'infanzia, composta di migliaia di volumi, una banca dati sugli artisti e le loro opere, migliaia di riproduzioni fotografiche di disegni, cataloghi e pubblicazioni, documenti, inviti e manifesti delle edizioni passate. Sarà possibile anche vedere esposte tutto l'anno delle illustrazioni originali, come in un piccolo museo dedicato ai bambini.
Filosofia della Mostra Internazionale d'Illustrazione per l'Infanzia di Sarmede è il volersi rivolgere al bambino con un linguaggio fatto di poesia ed immagini che coltivano sogni benefici, non soltanto per amore della tradizione ma soprattutto per creare quell'equilibrio tanto necessario alla maturazione del bambino. Egli, per fronteggiare gli effetti deleteri dei mezzi di divulgazione di massa, ha bisogno di un'isola di sicurezza, dove potersi ricaricare di energie e sentimenti positivi; ha bisogno di storie e paesaggi, d'insegnamenti velati e di personaggi magari anche buffi, tramite i quali poter vedere ed interpretare il mondo che lo circonda ed affrontare preparato il domani che lo attende.
La manifestazione si propone di avvicinare i più piccoli al mondo

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dell'arte e della lettura e destare l'interesse degli adulti, che da questa "arte di facile comprensione" si sentono attratti anche perchè rievoca loro situazioni e sentimenti dell'infanzia.
Dire che l'illustrazione è nata con l'uomo non è certo una esagerazione. Fu la necessità di trasmettere dei messaggi in modo più completo di quanto poteva fare la sola parola, che portò l'uomo ad usare l'immagine.
I disegni scoperti in alcune grotte del deserto del Sahara ce ne danno la conferma: graffiti riproducenti foreste rigogliose, animali e scene di caccia
- si possono riconoscere facilmente i progenitori degli elefanti, delle giraffe e di alcune specie di antilopi - testimoniano come anche l'uomo primitivo amasse trasmettere e tramandare agli altri le proprie esperienze. Osservando poi gli interni delle piramidi egiziane o le decorazioni sui vasi greci, ci rendiamo conto di come l'illustrazione si sia evoluta con l'uomo sino a divenire anche strumento educativo. Immagini mitologiche, scene di vita quotidiana, campagne di guerra e personaggi sono mirabilmente riprodotti, tanto da permetterci oggi di conoscere ed interpretare esattamente i vari aspetti della vita d'allora.
Gli affreschi di Giotto ad Assisi e nella Cappella degli Scrovegni all 'Arena di Padova (1303-05) raffiguranti la vita e gli insegnamenti di Gesù e dei Santi, e quelli di Piero della Francesca, della "Leggenda della Croce" a 5. Francesco di Arezzo (1452-59), sono l'esempio lampante di come si sia voluto trasmettere anche alle persone meno colte ed ai bambini importanti messaggi. Oltre a celebrare la sacralità delle vicende attraverso opere meravigliose c'è in esse anche un chiaro intento pedagogico. Se volessimo immaginare, poi, la vita che si era condotta fino ad allora e che ancora si conduceva ai tempi di Giotto nei monasteri di tutta Europa, potremmo vedere i monaci amanuensi intenti a ricopiare i libri antichi, decorandoli con miniature policrome riproducenti persone, fiori e piante, quasi a voler rendere più viva la parola contenuta in essi.
Ripercorrendo la storia troviamo che, durante i lunghi e disagevoli viaggi di qualche secolo fa, era d'uso leggere il "liber viaticus", appositamente illustrato per essere più piacevole ed interessante.
Verso il 1700, e risale a quest'epoca la volontà precisa di indirizzare le illustrazioni all'infanzia, in Francia si illustrano le favole di Esopo e nel 1800
- con il perfezionamento delle tecniche di stampa - si iniziò ad illustrare i romanzi d'avventura di Alessandro Dumas e di Giulio Verne. Gustavo Doré volle poi trasporre in immagini la Divina Commedia, la Sacra Bibbia, la Storia delle Crociate e altre opere ancora.
Si passò poi dal bianco e nero al colore e fu il rifiorire dell'illustrazione, come ad evidenziare che l'essere umano ha bisogno del supporto figurativo, della vivacità dei colori, dei suoi ritmi e delle forme. In quasi tutta l'Europa si iniziò a pubblicare antologie di racconti in volumi illustrati. Famose sono le raccolte dei fratelli Grimm e di H.C. Andersen. Quest'ultimo amava

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raccontare dal vivo le sue fiabe ai bambini e ciò gli permise di adattarle e renderle più appassionanti.
Nei paesi del Nord e dell'Est d'Europa, dove le sere sono più lunghe e le stagioni meno favorevoli, l'illustrazione conobbe miglior fortuna che da noi. In Italia, infatti, non ebbe lo sviluppo che l'accompagnò nei paesi Scandinavi, in Boemia, in Slovacchia ed in Germania, si preferirono i teatrini di marionette ed i giochi all'aperto. Rimarranno comunque famosi i racconti de "I monti Pallidi" di Carlo Felice Wolf, scrittore di Bolzano, che raccolse storie su laghi incantati e fantastici uomini, abitanti delle Dolomiti: favole non finite ma che offrono al lettore spunti alla meditazione.
Il fumetto poi, da Walt Disney a Mondadori, ha ottenuto una grandissima diffusione in tutto il mondo. Pur differendo in modo evidente dal libro illustrato per l'infanzia - poiché tende a fornire modelli stereotipati e ad assorbire la fantasia del bambino - esso è comunque uno strumento efficace, che stimola una grossa fetta di pubblico ad avvicinarsi alla lettura.
Rimane pur sempre un dubbio: la gente, e in particolare i bambini, leggerebbero più libri se non ci fosse il fumetto oppure il libro sarebbe comunque troppo lontano per un determinato pubblico, tanto da farci ritenere che il fumetto, fondamentalmente, dia un valido apporto culturale?
Innegabile il fatto che il bambino ha il diritto ed il bisogno di avvicinarsi alla poesia delle immagini, che non sono certo quelle violente e crude oppure mielose e stereotipiche dei cartoni animati giapponesi; gli si deve fornire un "filo conduttore", sotto forma di gioco, di colore, di ritmo e di fantasia, il che equivale a svolgere un'azione didattica sfruttando il momento ludico.

L'idea di realizzare in Sarmede un'esposizione di immagini destinate all'infanzia è nata dodici anni fa a casa di Stepan Zavrel, un illustratore di Praga trasferitosi a Rugolo di Sarmede fin dal 1967.
L'artista e tre suoi amici, Uberto Di Remigio, Ivo Lorenzon e Leo Pizzol, decisero di dar vita ad una piccola mostra d'illustratori.
Allora in Italia, il mondo dell'illustrazione per i bambini era in gran parte ancora da scoprire. L'illustrazione veniva seguita da una stretta cerchia di addetti ai lavori (unico appuntamento italiano era la mostra degli illustratori inserita nella Fiera del Libro di Bologna). Non mancavano certo né le immagini né gli illustratori, mancava, o piuttosto era da ricostruire, una cultura dell'immagine e la consapevolezza della centralità del ruolo della stessa come atto comunicativo che connota, interpreta, ricrea il testo e come contenitore magico di messaggi e sensazioni.
Ebbe il via quindi nell'estate del 1983, con il contributo della Pro-Loco e non senza difficoltà, la prima edizione.
Il successo di questo primo esordio di Sarmede nel campo dell'arte figurativa entusiasmò gli organizzatori, tutti volontari, e li indusse a continuare nell'iniziativa per la cui realizzazione si affiancarono, nell'autunno

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dell'anno successivo, anche il Comune di Sarmede ela Provincia di Treviso, che stanziò la somma necessaria per la realizzazione di un primo modesto catalogo.
La terza e la quarta edizione furono presentate anche a Treviso, corredate da alcuni seminari sull'illustrazione e sulla letteratura per l'infanzia.
Nel frattempo era iniziata una collaborazione con 1' I.B .P~.Y. (International Board on Books for Young People) ed il settore di ricerca sulla lettura e letteratura giovanile dell'Università di Padova.
Oltre al Comune, alla Pro-Loco di Sarmede ed alla Provincia di Treviso, le edizioni successive videro la partecipazione della Cassamarca e della Stefanel.
A partire dalla settima edizione la Mostra, in una seconda fase, è ospitata alla Casa dei Carraresi di Treviso.
Dal 1991, con la nona edizione, la Mostra con il contributo della Stefanel, è presentata a Venezia, Madrid, Brescia, Aix en Provence ed al Palazzo Ducale di Genova in occasione delle Manifestazioni Colombiane. Inoltre da ottobre 1992 a gennaio '93 è al Centre Géorge Pompidou di Parigi nell'ambito delle manifestazioni "La fureur de lire" organizzate dal Ministero della Cultura francese.
L'edizione seguente dopo Sarmede e Treviso è stata ospitata a Lubiana al Cankarjev Dom.
È questo il periodo in cui le varie iniziative collaterali si sono sviluppate:
i corsi di specializzazione per illustratori nei mesi di giugno e luglio; attività seminariali; laboratori di studio; manifestazioni teatrali per l'infanzia culminanti nella "Fiera del teatro peri piccoli"; l'interpretazione, da parte di artigiani burattinai, di fiabe tratte dalle illustrazioni presentate alla Mostra; una biblioteca internazionale di libri d'immagini per l'infanzia disponibili per la visione e consultazione.
I corsi di illustrazione tenuti da 5. Zavrel vedono ogni anno la partecipazione di oltre 50 giovani illustratori provenienti dall 'Italia e dall'estero. Essi trattano ogni anno una tecnica diversa di espressione artistica. La selezione dei partecipanti viene fatta in base ai lavori precedentemente svolti.
L'Esperienza della Mostra Internazionale d'Illustrazione per l'Infanzia ha come referenti diretti insegnanti e bambini, in una società in cui, grazie anche al contributo di Sarmede, l'illustrazione non viene più considerata solo come accompagnamento di un testo ma si sviluppa autonomamente, creando un filone di varie espressioni artistiche ad un livello qualitativo mai raggiunto finora.
Il lavoro di Sarmede ha fatto in modo che artisti della grafica si siano resi conto di potersi meglio esprimere attraverso l'illustrazione piuttosto che in altre espressioni artistiche.
Di recente è notevolmente aumentato l'interesse per il libro illustrato e soprattutto per quello ad alto contenuto pedagogico ed artistico. Così nuove case editrici sono nate, impegnate nella pubblicazione del libro di qualità.
Sarmede quindi, "Paese della fiaba" e del racconto per bambini, vuole coinvolgere un pubblico sempre più vasto privilegiando i più piccoli che sono volutamente i coartefici di questo avvenimento.

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