Tratto dalla Rivista quadrimestrale di studi vittoriesi - IL FLAMINIO n°1- 1979 - Edita dalla Comunità Montana delle Prealpi Trevigiane

RASSEGNA BIBLIOGRAFICA

E. BEGHE VOLO, B. SARTORI, Ceneda: La Cattedrale e i suoi vecchi Oratori. Vittorio Veneto, Tipse, 1978. (A. De Nardi).

Dobbiamo essere grati a Mons. Giovanni Ronchi, ideatore e patrocinatore di quest'opera, lasciataci quasi come dono d'addio nel momento di abbandonare la Parrocchia della Cattedrale dopo quasi ventidue anni di ministero sacerdotale in qualità di Arciprete Parroco.
L'opera è frutto della collaborazione di più persone: don Rino Bechevolo, archivista della Curia, ha curato la storia della Cattedrale, mons. Basilio Sartori quella degli Oratori; don Pietro Zaros le fotografie e il dott. Antonio Uliana l'impaginazione.
Il volume è diviso in due parti. Nella prima parte Rino Bechevolo traccia la storia della Cattedrale entro il quadro delle vicende storiche di Ceneda, in una sintesi abbastanza ampia e, successivamente, in una guida artistica, ne illustra le caratteristiche architettoniche e le opere d'arte contenute. Nella seconda parte Basilio Sartori presenta gli Oratori compresi entro i confini della vecchia parrocchia, sia scomparsi che superstiti, descrivendone in dettaglio quattordici e tracciandone per la prima volta la storia.
Ciascuna parte è corredata da una ampia bibliografia: forse, ancor più precisi riferimenti e bibliografici e di archivio si sarebbero rivelati maggiormente utili per facilitare ulteriori ricerche e approfondimenti.
Una storia della Cattedrale di Ceneda ancora non era stata scritta, tanto meno quella degli Oratori. Alle notizie piuttosto frammentarie reperibili nelle opere del Lotti, del Bernardi e del Botteon e soprattutto al grosso fascicolo del benemerito mons. Angelo Maschietto edito nel 1951, viene ora ad aggiungersi questo breve ma lineare saggio storico che parla delle origini e delle vicende della Chiesa principale della Diocesi di Vittorio Veneto e delle varie costruzioni che si sono succedute nel tempo, facendo percepire al lettore il messaggio umano e cristiano che il secolare edificio è in grado di trasmettere alle nuove generazioni.
Accanto alla Chiesa-Madre, poi, tutta la fioritura degli Oratori che costellano il territorio cenedese, espressioni d'arte, di fede e di pietà cristiana, cimeli di un passato ormai lontano, o "segni" anche della sensibilità artistica e religiosa del nostro tempo? La pubblicazione servirà pure a richiamare l'attenzione sulla loro conservazione e sui valori perenni che essi presentano.
Il carattere volutamente divulgativo e spoglio di note e di citazioni erudite lascia sempre intravvedere, tuttavia, l'accurata documentazione di ogni notizia e di ogni dato, attentamente e scrupolosamente vagliato.
La forma espositiva, inoltre, sobria e scorrevole, è sì priva di enfasi ma anche calda di partecipazione tra Autori e materia trattata: impreziosita poi e resa ancor più eloquente da un apparato fotografico ricco e nitido davvero originale per riprese e angolature nuove e inedite, e da un impianto tipografico moderno che invita alla lettura.
Una edizione veramente splendida che colma senz'altro una lacuna, anche se - come precisa R. Bechevolo - "la vera storia della Cattedrale di Ceneda, presentata nella dovuta necessaria ampiezza, rimane ancora da scrivere". Ma allora si dovrebbe parlare, piuttosto, di storia della parrocchia o, meglio, della religiosità di una comunità cristiana che in questo caso viene ad intrecciarsi con quella di tutta la Chiesa diocesana. Sappiamo quanto la sensibilità attuale degli studiosi e dei ricercatori sia attenta al passato e come già diverse tesi di laurea abbiano preso in esame determinati periodi della nostra storia locale: speriamo che questo fervore di studi faccia presto maturare il tempo in cui sia possibile un'opera di sintesi sufficientemente ampia e ben documentata.

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