Tratto dalla Rivista quadrimestrale di studi vittoriesi - IL FLAMINIO n°1- 1979 - Edita dalla Comunità Montana delle Prealpi Trevigiane


RASSEGNA BIBLIOGRAFICA

E. CASAGRANDE, A.CICILIOT, M. FONTEBASSO S, La Musica nel Cenedese (ricerche Storiche e note musicologiche dal 1300 al 1900). Lions Club. Vittorio Veneto, 1978. (P.F. Comis)

Nel giugno 1978 è uscito un pregevole volume, stampato a cura del Lions Club di Vittorio Veneto, sulla "Musica nel Cenedese (ricerche storiche e note musicologiche dal 1300 al 1900)".
Ne sono autori il professor Efrem Casagrande, di chiara fama nel mondo della Musica, la professoressa Maria Fontebasso Santorio, insigne organista, il professor Alfredo Ciciliot appassionato cultore della storia della musica.
Il libro, recante in copertina una delicata e policroma tavola medioevale riproducente antichi strumenti, è stato programmato in sei sezioni, che si possono leggere nell'ordine che si preferisce, essendo ciascuna esauriente dello specifico argomento risultante però di volta in volta collegata, ampliata e chiarita dal materiale contenuto in tutto il libro nel suo complesso. Leggere, per esempio, il capitolo "Maestri di Capella, Organisti, Celebri compositori" e magari dare un'occhiata a quello delle "Ricerche tecniche sull'organo" può servire ad una più ampia visuale della nascita e dello sviluppo di un movimento musicale locale; il confrontare il capitolo VI, "Musica Profana" con il capitolo ''Organi della Cattedrale di Ceneda" permette di valutare uno strumento che, tipicamente legato al mondo religioso, può dar luogo nella sua evoluzione anche ad una letteratura concertistica profana".
La "Musica nel Cenedese" in questa prima raccolta, soddisfa un bisogno da lungo tempo avvertito.
L'equilibrio fra il testo, sempre autorevole, e le illustrazioni, sempre di primo ordine, è stato accuratamente studiato in modo da produrre un volume di piacevole consultazione e, al tempo stesso, una notevole fonte di informazione.
L'appassionato di musica, o il cultore di storia locale, vi troverà materiale sufficiente ad allargare le proprie cognizioni come pure la comprensione e l'apprezzamento di una evoluzione musicale legata al ns. territorio.
Il libro, opera di un gruppo di studiosi di varie esperienze accomunati da una lunga, ininterrotta passione per la musica, parla di quella musica alla quale ci si avvicina solo con alto senso di poesia, quasi una religione.
E poiché può essere veramente spirito della nostra terra, estasi della nostra luce, va vissuta e gustata nel quadro del Paese, con la mente ed il cuore pieni di ricordi, di vicende e di costumanze antiche e gentili.
Questo il senso che si deve trarre dall'opera, al di fuori delle semplici note storiche, biografiche e tecniche.Gli autori ci invitano a vedere molto più in là molto più in alto; in mezzo a tutte quelle cose che sembrano utili e a quelle vicende che sembrano ordinarie essi ci presentano una parte della nostra storia; così, sotto l'apparenza modesta di una successione di secoli, salta fuori la terra del Cenedese tanto cara e dolce al nostro animo.Il volume riesce a dare testimonianza ai personaggi e ai fatti più significativi di un'epoca, nell'aderenza alla realtà degna di un
"classico minore" come certamente lo definirebbe un esperto in critica musicale.

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